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Il Mantello di Arlecchino presenta Kaarina Kaikkonen, artista tra le più importanti nel panorama internazionale, interverrà con due opere di arte relazionale che daranno vita a due grandi installazioni site specific. I cittadini potranno portare come contributo alcune tipologie di vestiti per dare vita ad una visibile azione collettiva di cambiamento urbano.

La “raccolta porta a porta” (10-11-12 e il 17-18-19 marzo) sarà la prima azione visibile del progetto che già da tempo lavora sotto traccia nei quartieri di Borgo Santa Caterina e di Centro-Pignolo. Si tratta di un momento di festa in cui verranno raccolte le camicie necessarie alla realizzazione di “Waves of Life” di Kaarina Kaikkonen, che crescerà lungo l'edificio del Palazzo dell'Ex Centrale Telefonica di Via Tasso,Bergamo. La raccolta avverrà in forma di baratto: i residenti doneranno i loro vestiti e in cambio gli attori del TTB, i lettori del Circolo dei narratori e i musicisti di Pane&Guerra risponderanno con un canto, una danza o un breve racconto. Sarà possibile consegnare le camicie anche presso lo Spazio di via Pignolo 28 e presso il CTE di via Borgo Santa Caterina 14 (10 - 11 - 12 -17 -18 - 19 - 24 – 25 - 26 - 31 marzo e 1 – 2 aprile, dalle 14.30 alle 19.00) dove chi lo vorrà, potrà raccontare, sorseggiando una tazza di te, la storia dell'abito lasciato: da dove viene, chi l'ha indossata, quale è la sua storia

“Waves of Life” verrà inaugurata il 4 giugno e avrà come sfondo la facciata del Palazzo dell'Ex Centrale Telefonica in via Tasso. L'installazione artistica realizzata con i vestiti donati dagli abitanti e con il contributo di un gruppo di persone che da maggio lavorerà a stretto contatto con l'artista, vedrà la facciata del Palazzo dell'Ex Centrale Telefonica colma di storie. La facciata del Palazzo si presenterà colma di storie: abiti appesi alla sua struttura, che formeranno una catena di ricordi, relazioni, a simbolo dello scorrere della vita, del tempo, del suo continuo scorrere da una dimensione intima ad una più estesa. “Waves of Life” partirà dal rimando all'energie delle onde, facendo riferimento ad una condizione molto distante da quella cittadina, quella del mare, ma capace di condividere con essa il richiamo ad una simbologia antica, fatta di connessioni, di un rimando all'origine, alla nascita e alla vita

Dal 1° al 4 giugno per celebrare la messa in opera e l'inaugurazione di “Waves of Life”, le vie e i cortili del quartiere Centro-Pignolo e Borgo S. Caterina saranno animati da spettacoli, concerti e narrazioni.

“Waves of Life” rimarrà esposta fino a settembre.

L'11 giugno verrà invece inaugurata a Brescia “Reaching Light”, l'opera di Kaarina Kaikkonen per la facciata dell'Ex Chiesa di S. Giovanni Evangelista in Borgo Trento. Partendo dalla dimensione adulta di Bergamo e dalla raccolta di camicie, l'installazione della Kaikkonen si espande ad una dimensione ancora più intima ed eterogenea, con unità artistiche formate da magliette e camicie donate dalla comunità bresciana. L'intero edificio diventerà la radice per la formazione di un fiore, che cresce all'esterno della struttura, innalzandosi verso l'alto per cercare la luce e poter sbocciare.

Anche “Reaching Light” rimarrà esposta a Brescia fino a settembre.

Così come a Bergamo anche a Brescia ci sarà la raccolta delle camicie e magliette di qualsiasi tessuto e colore nei giorni sabato 1 aprile alle 17.00 nel Campo Marte, domenica 2 alle 11.00 al parco Jan Palach ed alle 17.00 all'oratorio di Cristo Re. Fino al 31 maggio sarà allestito inoltre un presidio fisso di raccolta presso la canonica dell'oratorio Criste Re e al bar Oh!ficomaeco in Via Campo Marte.

Kaarina Kaikkonen

Kaarina Kaikkonen ha studiato all'Accademia di Belle Arti tra il 1978 e il 1983. È diventata una delle principali artiste dell'arte finlandese grazie al suo lavoro nella scultura e nelle installazioni. Accanto alle caratteristiche monumentali delle sue opere - sempre fortemente impregnate degli elementi ambientali e architettonici che le circondano - c'è anche un nucleo legato all'impermanenza e alla fragilità dei materiali che rimanda in qualche modo alla fragilità dell'essere umano. Il movimento dell'"andare e venire" è un elemento formale ricorrente nel lavoro dell'artista - come si evince anche dai titoli delle sue opere - contribuendo così a creare un ponte temporale tra le memorie del passato e la loro tensione verso il futuro. Marina Dacci - Direttrice, Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Italy.